Vivere l'esperienza di come la Danza nasce e si elabora nel Balletto. Quando si parla di Danza, troppo spesso si confonde il gesto atletico o l'esecuzione di movimenti codificati del corpo, accompagnati o meno dalla musica, con questa sublime arte della comunicazione, che nulla ha da invidiare alla molto più comune parola scritta o parlata, alla musica o alle altre arti visive. La Danza, infatti, determina la realizzazione, secondo il disegno ideato dal soggettista e poi dal coreografo, del suggestivo passaggio dal mondo del quatidiano al mondo onirico, fantastico, sublimato, che ciascuno di noi spera un giorno di riuscire a visitare per il gusto di liberarsi dal peso del corpo, per librarsi in un oceano d'aria, di vento e di note dove è sufficiente un gesto per disegnare nello spazio arcobaleni sonori e lingue di fiamma. Ma la Danza può anche narrare di cose misteriose, del Bene e del Male, dell'Amore e della Morte. Alla Danza sono stati da sempre affidati messaggi di speranza e di pace, e da sempre le si è affidata la descrizione di tutti i grandi sentimenti umani. Per questo è importante per noi del C.E.D. sviluppare il tema dell'interpretazione attraverso la Danza, non solo come insieme di piccoli quadri a sè stanti ma come insieme di momenti legati da una logica narrativa. E' come leggere un poema invece che un libro di poesie: la possibilità che questo mezzo offre è enormmente più completa, più avvincente e quindi più appagante, sia per chi interpreta sia per chi assiste allo spettacolo. Ma tutto questo impegna: impegna in termini di sacrificio personale, impegna in ricerca musicale, costa anche come forza interiore di mettersi alla prova: non si creda che "l'incarico" di vestire un personaggio, di imparare a viverne le emozioni, le gioie come le sofferenze, sia di facile realizzazione come eseguire un balletto singolo dove l'interpretazione si offre al pubblico senza una possibilità di verifica. Nello sviluppo di uno spettacolo completo, il pubblico impara a conoscere e a comprendere quali sono i sentimenti che i personaggi provano. Soltanto se gli interpreti sono riusciti ad "essere" i protagonisti, gli spettatori partecipano e sono in grado di ricevere il messaggio che la Danza sta trasmettendo loro. Per questo abbiamo nominato la comunicazione, quando si è parlato di forme d'arte: la comunicazione è molto più coinvolgente tra chi si avvicenda rapido sul palco e chi sta seduto in platea, se si costruisce un canale privilegiato che passa attraverso il sentimento e la condivisione delle emozioni.Questo a nostro parere è il vero scopo della Danza: fondersi in tutte le sue forme per giungere all'essenza del balletto, una favola da raccontare, un'emozione da vivere con tutti i nostri sensi, da portarci a casa per essere ricordata.